Geomanzia

Cos’è la Geomanzia?

Geomanzia:  (divinazione per mezzo della terra). 

Il termine Geomanzia deriva dal greco e significa: Geo = terra e Manteia = divinazione ed è possibile che sia derivante da una scienza araba come l’algebra e l’alchimia.
La Geomanzia è molto conosciuta e praticata in Europa, Africa e gran parte dell’Asia. Nasce nella Persia, sec XVI con Cornelius Agrippa, poi arriva in Cina, Asia, India, ed in Europa dall’intervento degli arabi, ed è ritenuta essere il più antico sistema divinatorio ancora oggi praticato in Occidente. Si tratta di un’arte divinatoria la cui origine si perde nella notte dei tempi. Nelle sue forme più rudimentali veniva praticata dalle popolazioni primitive della Mesopotamia e della penisola Arabica.

La Geomanzia è una tecnica divinatoria matematica basata su un sistema binario. A differenza di un sistema numerico decimale, che è basato sui numeri da 0 a 10 (detti appunto “decimali”), un sistema numerico binario è basato solo su due numeri, 0 e 1. Naturalmente le figure geomantiche non sono rappresentate da numeri, ma potrebbero esserlo.

La Geomanzia è un metodo semplice per cercare predire il futuro. E’ praticata come tecnica divinatoria per predire il risultato di un avvenimento futuro o semplicemente come un gioco di società. Come tutti i metodi divinatori conosciuti per predire il futuro, anche la Geomanzia, utilizza un gruppo di simboli che rappresentano le principali situazioni della vita.
Il metodo non richiede nessuna dote particolare, è necessaria una forte concentrazione per canalizzare i concetti che esprimono i simbolismi e solitamente con una buona attenzione si riesce a praticare in maniera esatta e molto veloce.

Nella consultazione all’oracolo Geomantico l’operatore diventa un canale su cui filtrano le informazioni che riguardano il consultante. Il sistema casuale o sincronico esclude la mente razionale conscio e utilizza la mente irrazionale inconscio. Questo stato di concentrazione in cui viene soppressa la realtà materiale (corpo-mente) lascia spazio al flusso d’energia contemplata dall’inconscio ch’è appunto colui che possiede le facoltà paranormali inibite durante lo stato di veglia.

L’oracolo geomantico è composto da sedici tetragrammi, denominati “figure”. La parola “tetragramma” indica un rigo composto di quattro linee, e ogni figura geomantica è infatti composta da quattro livelli, ognuno dei quali può essere composto da un singolo punto o da due punti. Matematicamente parlando, le sedici figure geomantiche sono “permutazioni”, e non semplici “combinazioni”. Solitamente usiamo la parola “combinazione” senza badare al fatto se l’ordine degli elementi di un insieme è importante oppure no.

Le prime quattro figure binarie sono quelle che il consultante procurerà all’operatore, le restanti figure si conformeranno da esse seguendo sempre il sistema binario, totalizzando un gruppo di 16 figure che si andranno a posizionare in ognuna delle “case” dell’oracolo.

In Geomanzia, la conoscenza delle dodici case astrologiche (più le tre case geomantiche o “figure di corte”) è importantissima. Ognuna delle dodici case rappresenta infatti uno specifico settore dell’esistenza: amore, soldi, lavoro, etc. Pertanto, qualunque sia la domanda posta dal consultante, l’analisi della casa opportuna è già di per sé sufficiente per ottenere un preciso giudizio divinatorio. Gli astrologi medievali hanno riassunto il significato delle dodici case astrologiche nella frase: Vita Lucrum Fratres Genitor Nati Valetudo Uxor Mors Iter Regnum Benefacta Carcer.

L’oracolo o tema geomantico è il grafico con cui otteniamo il giudizio divinatorio ed è tradizionalmente denominato “scudo”. Lo scudo geomantico è formato da quindici o sedici settori.

I primi dodici settori corrispondo alle dodici case astrologiche e sono suddivisi in tre gruppi:

Il gruppo delle “madri”, dalla alla IV° Casa.

Il gruppo delle “figlie”, dalla all’VIII° Casa.

Il gruppo delle “nipoti”, dalla IX° alla XII° Casa.

I restanti quattro settori, dalla XIII° alla XV° Casa, sono invece quelli che definiscono la reale divinazione geomantica e sono definiti “figure di corte”.

La prima figura di corte (XIII° Casa) è “il testimone del passato”

La seconda figura di corte (XIV° Casa) è “il testimone del futuro“

La terza figura di corte (XV° Casa) è “il giudice”.

La quarta figura di corte (XVI° Casa) è facoltativa ed è chiamata “il giudice supremo” o “il riconciliatore”.

I quattro principi interpretativi fondamentali

Per quanto riguarda i principi interpretativi fondamentali occorre delineare una gerarchia ben definita di “valori divinatori”.

1) Il giudice è la sintesi matematica di tutto il tema geomantico e, di fatto, rappresenta il giudizio divinatorio “nudo e crudo”. Il giudice è l’entità oracolare che pronuncia la sentenza che, in quanto figura imparziale, esprime un significato oggettivo assolutamente inequivocabile. Per esempio “Sì, otterrai ciò che desideri” (nel caso di una figura favorevole) oppure “No, non otterrai ciò che desideri” (nel caso di una figura sfavorevole). Si tratta della figura più importante di tutto il tema geomantico, e il suo valore divinatorio non può mai passare in secondo piano, a meno che la maggior parte dei simboli nel grafico non esprimono valori totalmente opposti. In tal caso il suo giudizio dovrebbe essere interpretato in relazione alle altre figure geomantiche, le quali ci consentono di decifrare correttamente l’evolversi della questione, se in positivo o in negativo.

2) Il testimone del passato e quello del futuro rappresentano due spazi temporali ben precisi. La prima è la sintesi della parte destra del grafico (le quattro madri e le prime due nipoti) che in generale rappresenta il passato. La seconda è la sintesi della parte sinistra (le quattro figlie e le altre due nipoti) che in generale rappresenta il futuro. Queste due figure possono confermare o ribaltare il giudizio divinatorio. Se il giudice è favorevole, ed entrambi i testimoni sono favorevoli, possono confermarlo, se invece sono sfavorevoli, possono ribaltarlo. Naturalmente la figura del testimone del futuro è molto più significativa rispetto a quella del passato. Pertanto, nella maggior parte dei casi, può bastare da sola per confermare o ribaltare il responso. Se per esempio il giudice è sfavorevole, ma il testimone del futuro è favorevole, è probabile che le cose non andranno come desidera il consultante ma che l’esito, benché apparentemente negativo, gli apporterà comunque dei benefici. Lo stesso vale se il giudice è favorevole, ma il testimone del futuro è sfavorevole, indicando che nonostante gli eventi si svilupperanno in modo apparentemente favorevole è probabile che il consultante non ne trarrà particolari vantaggi.

3) La I° Casa insieme alla casa che rappresenta l’oggetto del quesito simboleggiano invece il rapporto tra il consultante e la domanda. L’analisi di queste due case in relazione tra loro ci consente subito di capire in che modo il consultante si approccia al problema in oggetto. Generalmente la casa della “richiesta” è più significativa rispetto a quella del “richiedente”. Egli infatti potrebbe avere un approccio sostanzialmente negativo ma ottenere ugualmente il risultato sperato, o viceversa approcciarsi in modo più positivo ma non ottenere nulla. La casa della “richiesta” presa singolarmente non ha un particolare valore divinatorio, e deve essere sempre interpretata in relazione al giudice e ai testimoni, in particolare quello del futuro. In ogni modo ci permette senz’altro di misurare la spinta inconscia del “richiedente”, rappresentato dalla I° Casa, verso il proprio personale obbiettivo, rappresentato dalla casa della “richiesta”.

4) Tutte le restanti case rappresentano diversi ambiti della vita, ma sempre in relazione al quesito posto dal consultante. In molti utilizzano il tema geomantico per fare una sorta di “excursus” nella vita del richiedente, e analizzarne di conseguenza tutti gli aspetti. Ciò nonostante si tratta di un approccio sostanzialmente sbagliato. La geomanzia, da sempre, serve a rispondere a specifiche domande. Pertanto le case non vanno mai analizzate singolarmente, cioè in base ai loro significati assoluti, ma sempre e solo in relazione al tema oggetto della domanda, cioè in base ai loro significati “accidentali”. Non ha senso quindi attribuirgli un valore divinatorio specifico, ma nella loro complessità potrebbero comunque risultare positive o negative, nonché offrirci la possibilità di “colorire” l’interpretazione del tema geomantico, ovvero di fornirci diverse chiavi di lettura.

Cosa occorre all’operatore per eseguire un’indagine Geomantica?

Con una penna in mano e muniti di relativo foglio, mettetevi calmi, rilassatevi, allontanate i pensieri che affollano la vostra mente. Diventate passivi, senza pensare a niente.. In uno stato di profonda tranquillità, scrivete 4 file orizzontali di punti o 4 numeri a caso. Ripetete questo processo per ben sedici volte consecutive. Da quest’insieme di punti o numeri si formeranno le figure che andranno ad occupare ogni casa dell’oracolo geomantico. Ogni casa dell’oracolo descrive un aspetto determinato del consultante azzardando una tempistica (abbastanza esatta) per la realizzazione della predizione.

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