Il Successo e Le Leggi (psico – quantistica)

Psico – Quantistica

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Le sette leggi spirituali del successo sono state scritte da Deepak chopra nel 1994
In questo libro, Deepak propone un percorso di sperimentazione e di meditazione su un concetto basilare: siamo tutti parte di un’unica energia universale infinitamente creativa a cui è possibile accedere per ottenere ogni cosa desideriamo.
Questa affermazione così estrema fu di grande impatto e, inizialmente, fonte di sospetto e confusione: in quegli anni la New Age era molto diffusa e screditata: introdotta a livello mondiale negli anni settanta dalla controcultura statunitense, seguendo le indicazioni di grandi maestri e filosofi, velocemente si era trasformata in una pseudo spiritualità che illudeva di poter raggiungere tutto ciò che si voleva, velocemente, senza pretendere la disciplina che quei maestri proponevano.

In realtà, Deepak Chopra aveva creato un percorso in sette step che costringeva il lettore ad avvicinarsi al senso profondo del successo spirituale tramite una sperimentazione attenta e in prima persona. Passo passo, l’allievo apriva delle porte che lo introducevano a parti sempre più profonde di se stesso e che lo avvicinavano ad una energia sempre più sottile e potente.

La bellezza di questo libro, consiste nell’unione di due fonti di conoscenza, una esplicita, la fonte spirituale, una implicita, la fonte scientifica.
Questo, è un libro spirituale e scientifico e fa riferimento a questi due quadri di lettura interconnessi.
La spiritualità è quella di fonte Ajurvedica, di cui Deepak è un maestro.
La scienza, è quella della Meccanica Quantistica, di cui Deepak è uno studioso appassionato.

Libro: Le sette leggi spirituali del successo – Deepak Chopra

Il percorso delle sette leggi si fonda su due pilastri:
Il successo e le leggi.

Il successo

Il vero successo, per Deepak Chopra, non è quello mondano, ma quello spirituale. Cioè: “la continua espansione della felicità e la progressiva realizzazione di obiettivi meritevoli attraverso un approccio più spirituale ed attento alle esperienze positive della nostra vita.”
Il successo mondano può essere raggiunto solo come conseguenza del successo spirituale; non è il fine del percorso, ma ne è un effetto secondario.
Il successo non è, né il potere, né gli oggetti che si posseggono. Il vero successo è coltivare la salute, avere relazioni soddisfacenti, essere creativi, avere stabilità emotiva, essere consapevoli della Divinità che è in noi.
Per questo, Deepak Chopra distingue il Sé profondo di ognuno di noi dal proprio ego, la parte di noi che vuole possedere, che vuole certezze, e che ci porta alla paura della mancanza e ci impedisce di vivere nella pace interiore e nella gratitudine, l’unico stato interiore che ci può collegare con il Sé, L’universo, la Divinità.
Il successo, quindi, è raggiungere il fine del proprio percorso spirituale senza fermarsi ai mezzi (gli oggetti) del successo mondano.
Per accedere all’abbondanza (di cui la ricchezza materiale è solo uno dei suoi aspetti) dobbiamo renderci conto che dentro di noi dimora la Divinità che si compie nell’esperienza del miracoloso della vita che conduciamo, in tutto ciò che ci circonda, nella bellezza del creato e di tutte le sue creature.

Le leggi

Tutto ciò che esiste è frutto della trasformazione del non manifesto in manifesto, dell’ignoto e dell’invisibile in conosciuto e visibile.
L’universo fisico, il mondo che viviamo e che ci ospita, è la causa e il risultato dell’insieme dei processi di creazione attraverso i quali l’unione del nostro sé personale e il Sé (l’universo, la Divinità), si manifestano.
Vi è un collegamento intrinseco tra l’universo e ciò che lo compone: il Tutto si esprime in ogni forma del creato, e ogni forma del creato riporta al Tutto in quello che viene definito ologramma, in cui ogni parte del piccolo è presente nel grande e il grande è in ogni parte del piccolo.
Le leggi, sono il processo attraverso il quale, nell’unione consapevole del creatore e del creato, il non manifesto diventa manifesto.
Le leggi fisiche dell’universo, costituiscono il processo con il quale la Divinità, o la coscienza (che sono la stessa cosa), si mettono in movimento, creano, qui e ora.
Deepak Chopra afferma che se entriamo in contatto profondo con tali leggi, entriamo nel campo della potenzialità pura e infinita dell’universo e possiamo creare ogni nostro desiderio.
Le leggi fisiche dell’universo a cui si fa riferimento, sono quelle della meccanica quantistica, la teorizzazione scientifica più attuale, approfondita e in continua evoluzione.

Questo è un approccio spirituale al successo, che è inteso non solo come ricchezza materiale, ma tutto quello che può includere: una vita felice, un buono stato di salute, energia, entusiasmo, buone relazioni, stabilità interiore, benessere, etc…

La legge della potenzialità pura

L’origine di tutta la creazione è la pura coscienza, la potenzialità pura, in non-manifesto che tende a trasformarsi in manifesto.
Quando l’uomo comprende che il Sé è fatto di potenzialità pura, egli entra in sintonia con la forza che rende manifesta ogni cosa nell’Universo.

Bisogna imparare a riconnettersi con la parte più autentica di noi, con quell’essenza al di là dell’ego, questo permetterà di comprendere la nostra vera natura. Uno strumento ideale è la meditazione, praticala ogni giorno per scoprire il silenzio, la consapevolezza, il luogo primo della creazione.

La legge del dare

L’Universo si basa su uno scambio dinamico, il dare e il ricevere rappresentano due aspetti diversi del suo flusso energetico.
Con la disponibilità a donare ciò che cerchiamo, assicuriamo alla nostra esistenza l’abbondanza dell’Universo.

Questa legge è molto semplice: quanto più doni agli altri, tanto più ricevi! Per cui se desideriamo gioia, portiamola agli altri, aiutiamo gli altri a raggiungere ciò che vogliamo per noi.
Il vantaggio che deriva dal dare è proporzionale a ciò che riceveremo, purché questo sia fatto incondizionatamente.

La legge del Karma o di Causa-Effetto

Ogni azione genera una forza energetica che ritorna a noi con la medesima intensità. Quel che si semina, si raccoglie.
E quando scegliamo di compiere azioni che portano felicità e successo agli altri, anche i frutti del nostro karma sono felicità e successo.

La legge del karma, di cui abbiamo già parlato, ci spiega come ad ogni nostra azione corrisponde una conseguenza, ci fa comprendere come è nostra responsabilità ciò che ci accade. E’ l’affermazione della libertà, del libero arbitrio. Tutte le azioni sono episodi karmici, quello che occorre fare è attuare scelte coscienti che genereranno azioni capaci di favorire l’evoluzione di tutti, allora il karma porterà felicità e successo.

La legge del minimo sforzo

L’intelligenza della natura opera con estrema facilità, senza preoccupazioni, nell’armonia e nell’amore. E quando sfruttiamo le forze dell’armonia, della gioia e dell’amore, godiamo del successo e della buona sorte senza sforzo alcuno.

Dobbiamo imparare ad accettare le situazioni, gli eventi e le circostanze così come si presentano, poiché il momento presente è così come dovrebbe essere, è tutto perfetto. In secondo luogo, dovremmo assumere un atteggiamento responsabile, non attribuendo a nessuno la colpa della situazione in cui ci troviamo. Infine, rinunciamo a voler convincere gli altri del nostro punto di vista senza aggrapparci ad esso, con un atteggiamento di non-resistenza e non-difesa

La legge dell’intenzione e del desiderio

Ogni intenzione e ogni desiderio, racchiudono in sé il meccanismo per realizzarsi. L’intenzione e il desiderio nel campo della potenzialità pura sono caratterizzati da una forza organizzativa infinita.
E quando introduciamo un’interazione nel terreno fertile della potenzialità pura, induciamo questa forza a operare per noi.

Tutto nell’universo è energia e informazione e risponde alla coscienza che sottende tutto il creato. Come spiega la legge di attrazione, attraiamo per risonanza ciò che vibra alla nostra frequenza. Per manifestare la realtà desiderata abbiamo due strumenti da poter utilizzare: l’attenzione e l’intenzione. L’energia infatti segue l’attenzione, nutriamo energeticamente ciò su cui concentriamo la nostra attenzione. L’intenzione, invece, è il motore del desiderio attraverso il quale si innesca la trasformazione dell’energia che porterà alla manifestazione della realtà desiderata.

La legge del distacco

Nel distacco dalle cose risiede la saggezza dell’incertezza. Nella saggezza dell’incertezza risiede la libertà dal passato, dal conosciuto, dalla prigione del condizionamento del vissuto.
Ed entrando volontariamente nell’ignoto, nel campo delle possibilità infinite, ci abbandoniamo alla mente creativa che dirige la danza dell’universo.

Dobbiamo liberarci dall’attaccamento del risultato finale. Distaccarci dal raggiungimento dell’obiettivo permetterà ad esso di manifestarsi più velocemente. Al contrario, rimanendo attaccati al risultato, si alimenterà la paura e l’insicurezza di non raggiungerlo e se ne ostacolerà la manifestazione.

La legge del Dharma o dello scopo della vita

Ognuno di noi ha uno scopo nella vita, un dono singolare o un talento speciale da offrire agli altri.
E quando, oltre a offrire il nostro talento, ci mettiamo anche al servizio degli altri, proviamo l’estasi e l’esultanza dello Spirito, che è il fine supremo della nostra esistenza.

Scoprire cosa sappiamo fare meglio di qualsiasi altro al mondo significa scoprire il proprio talento, per fare questo bisogna concentrarsi su quello che possiamo offrire agli altri, essendo utili all’umanità. Allora riscopriamo la nostra divinità, il nostro vero talento e usiamolo per aiutare gli altri, allora avremmo creato tutta la ricchezza che desideriamo.

Fonte: https://www.visioneolistica.it/le-leggi-spirituali-della-vita/ http://www.ilcerchiodellesperienza.com

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